Il risultato di una mancata discussione in commissione e degli accordi tra i partiti, in una larga intesa ancora più larga (anche forza Italia è rientrata di diritto nella maggioranza, almeno per questa legge) è stato:
- Liste bloccate
- Niente preferenze nonostante sia stato sbandierato in particolare dal Partito Democratico in campagna elettorale
- Possibilità di candidatura in più collegi
- Deroga per i gruppi creati in corso di legislatura ovvero entro il 1 Gennaio 2014 ( un regalo al nuovo gruppo per l’italia creatosi il 10 dicembre 2013, e fratelli d’Italia) di non raccogliere le firme per le elezioni
- Soglia minima per i partiti non coalizzati troppo alta. 8% che di fatto esclude le minoranze
- Soglia 4,5 in coalizione. Qualora non raggiunta la soglia a livello nazionale i seggi andranno al partito in coalizione di maggioranza.
Un premio di maggioranza del 15% se si supera il 37%. Anche questo rischia di essere incostituzionale - La legge avrà effetti sulla sola elezione della Camera. Blindando di fatto la legge alla modifica del riforma del senato. Una riforma che vedrà il Senato diventare una camera espressione dei territori e non eletta, quindi potenzialmente meno rappresentativa di un risultato elettorale nazionale.
- Un pasticcio enorme sulle quote rosa. Anche qui mi sento di dire che hanno fatto e disfatto tutto i partiti. Alla camera ricordo che hanno la maggioranza per votare qualunque cosa.
- Bocciato anche l’emendamento che istituiva l’obbligo di primarie di partito. (a mio avviso tra le mancanze più gravi dopo le liste bloccate)
Dulcis in fundo…
Niente norme migliorative sul conflitto di interesse! Avevamo proposto in merito alcuni emendamenti per modificare il testo unico del 57 su ineleggibilità e incandidabilità…
Ma la risposta e’ stata picche!
E’ da vent’anni che i cittadini si aspettano una legge seria sul conflitto di interesse. Da cui dipende l’indipendenza e l’interesse di chi legifera.
Cosa stiamo aspettando? Perché anche questo non era il momento buono?
Ecco i miei interventi
