Hera, si faccia chiarezza sui rifiuti tossici

//Hera, si faccia chiarezza sui rifiuti tossici

RIFIUTI TOSSICI

Solo qualche giorno fa vi raccontavo dell’ispezione nella discarica di via Pediano a Imola gestita dalla società Hera. Ispezione che di fatto ci è stata impedita per impossibilità di prelevare campioni e visionare registri dei mezzi in entrata che rilasciano i rifiuti per lo smaltimento.

Oggi  ritengo prioritario e urgente garantire la salute dei lavoratori e dei cittadini di Bologna, facendo chiarezza sui rifiuti tossici presenti nel terreno sottostante la sede di Hera.

Così ho depositato un’interrogazione parlamentare dove chiedo se l’area della sede di Bologna della società Hera in Viale Berti Pichat sia pienamente a norma e se sia effettivamente e costantemente monitorata, sia per tutto quello che riguarda il profilo della salute e sicurezza delle persone che lavorano e transitano nell’area, chiaramente a contatto con sostante dichiarate cancerogene, sia per quanto riguarda la qualità dell’ambiente per tutti i cittadini.

Grave in tutta questa vicenda, che il comune di Bologna, maggiore azionista di Hera, non si sia mosso per tempo al fine di scongiurare conseguenze facilmente prevedibili.
Ci chiediamo come mai il sindaco Merola non abbia controllato e fatto controllare la quantità di documenti inerenti la vicenda, lavandosene le mani mentre i lavoratori continuano a frequentare i luoghi interessati dall’inquinamento. Come mai Hera lo scorso hanno ha distribuito utili per 128 milioni e possiede un codice etico che parla di salute dei lavoratori, e dall’altra parte mette a repentaglio la salute dei dipendenti?

Crediamo sia urgente e non più rinviabile intervenire con potere di vigilanza (non fittizia ma reale) con specifico riferimento circa l’accertamento del rischio di contaminazione della falda acquifera sottostante l’area in questione.

Ci chiediamo quali interventi possano adottare i ministri dell’ambiente e della salute, per obbligare la società Hera al rispetto della normativa vigente determinando le precise responsabilità dirigenziali e non, sul profilo del danno ambientale.

In un paese in cui non c’è mai nessun colpevole, o anche qualora ci fosse interviene come per magia la prescrizione a decretare il “tana libera tutti”, noi siamo dalla parte dei cittadini.
Chiedendo specifiche responsabilità ed azioni immediate per la sicurezza e la salute della popolazione.

mm

2017-03-31T15:17:26+00:00