C’era chi diceva che della TAV Torino-Lione non si può fare a meno ma ora la Francia rinvia i progetti per l’alta velocità a dopo il 2030 (!!) perché ci sono altre priorità
“Nessun disimpegno perché la Torino – Lione è un’opera strategica”. Il ministro dei trasporti, Maurizio Lupi aveva messo le mani avanti qualche settimana fa, ma è evidente che il progetto TAV è destinato ad arenarsi anche in Italia. Ma di fatto il decreto Fare, approvato qualche settimana fa ha preso 524 milioni per la Torino – Lione nei prossimi tre anni e li ha dirottati sul fondo “sblocca cantieri”.
La linea attuale che collega Torino e Lione non è obsoleta, è per ammissione di tutti molto sottoutilizzata, in quanto può trasportare, secondo la stessa RFI, fino a 20 milioni t di merci (oggi solo 3,9 Mt). Inoltre è stata rimodernata ampliando la sagoma limite dei container fino agli standard in uso su tutte le altre ferrovie europee.
Tornando in Francia, per anni l’alta velocità ha fatto risparmiare all’uomo d’affari che si recava in Bretagna qualche decina di minuti, mentre nello stesso tempo ciascun pendolare perdeva a sua volta decine di minuti.
La realtà è che focalizzando le proprie risorse sul Tgv anche la Francia ha lasciato sullo sfondo l’intera rete ferroviaria locale alla quale decide ora di rimettere mano.
La relazione dei revisori francesi è chiara: “Secondo gli studi economici voluti nel febbraio 2011 da Lyon-Turin Ferroviaire (LTF) sul progetto preliminare modificato, il valore attuale netto è negativo in tutti gli scenari che siano di crisi o di ripresa” e ancora «tenuto conto delle incertezze sul calendario del tunnel di base, non ha potuto accertare che i rischi di saturazione e di interferenza tra le diverse destinazioni d’uso che giustificano la realizzazione del progetto si realizzino prima degli anni 2035-2040. Di conseguenza, si classifica il progetto di accesso binazionale tra le priorità secondarie» (vedi l’originale qui sotto)
In Francia cambiano le priorità: migliorare la rete autostradale, la rete ferroviaria locale significa anche far abbassare i costi agli utenti che cominciano a preferire un viaggio un poco più lento ma che costi di meno. Con un deficit di 1,5 miliardi l’Sncf si troverà a ripensare all’alta velocità abbassandola da 300 a 200 km/h. Cosa del resto che anche la Germania ha già deciso di fare.
E il governo italiano che farà? Invece di prendere tempo, come affermato dal ministro Lupi, avrà la capacità di affermare che anche da noi la TAV in questo momento non è una priorità ed è necessario dedicare risorse verso altre direzioni?
Oppure questo significherebbe dover dare ragione a chi si opponeva ad un’opera sovradimensionata e non prioritaria in questo particolare momento storico?
Fonti:
http://www.liberation.fr/politiques/2013/06/26/la-commission-mobilite-21-propose-de-sortir-du-tout-tgv_914066
http://luciogiordano.wordpress.com/2013/06/27/la-francia-dice-no-tav/
http://www.tech-media.it/2013/05/08/tav-opera-necessaria/
http://www.altrenotizie.org/politica/5557-tav-a-data-da-destinarsi.html
http://www.ecoblog.it/post/101175/per-la-francia-la-tav-torino-lione-non-e-prioritaria-e-se-ne-rparlera-nel-2035-2040